La riabilitazione equestre è definita come “un complesso di tecniche rieducative utilizzate per l’ottimizzazione dei danni motori, sensoriali, cognitivi e comportamentali attuate attraverso la pratica di un’attività ludico-sportiva che ha come mezzo il cavallo” (Frascarelli, 1989).
I principi sui quali si basa non sono altro che concetti di spazio, tempo e movimento e quindi, come la psicomotricità, la terapia con il mezzo del cavallo ha, come scopo, l’acquisizione da parte della persona con disabilita’ dei concetti di coscienza, conoscenza, controllo ed uso equilibrato di sé nello spazio e nel tempo.
Tutto questo grazie alla grandissima quantità di stimoli neurosensoriali che dal cavallo provengono.
L’Ippoterapia si caratterizza per avere un approccio strettamente terapeutico, il suo scopo è la riabilitazione attraverso il movimento del cavallo e non comprende ancora una partecipazione attiva del paziente.
E’ indicata nei casi con patologie neuromotorie e psichiche più gravi.
Tuttavia, si applica al principio di ogni percorso per tutti i tipi di pazienti, per familiarizzare con il cavallo e con il tipo di attività, per poi passare ad una fase più attiva definita appunto RIEDUCAZIONE EQUESTRE.
L’Ippoterapia comprende sempre un’attività più o meno lunga di conoscenza a terra delle abitudini e del comportamento dell’animale.
Nel lavoro in sella la conduzione del cavallo è ad opera di un operatore.